Ovvero: perchè ho
dovuto usare javascript invece dei link tipo "mailto:"
dalle mie pagine.
Se non ti interessano le mie motivazioni e vuoi semplicemente mandarmi
un messaggio, vai a leggere in fondo a questa
pagina.
Internet: un sogno realizzato... fin troppo
Un tempo si pensava che la rete Internet sarebbe diventata una
delle massime espressioni di libertà e democrazia a livello
planetario: massima libertà di espressione, massima libertà
di comunicazione, massima libertà di opinione... tutto fantastico.
In verità, la previsione non era errata. Il problema è
che la libertà e la democrazia, come tutte le cose, possono
essere usate per il benessere di tutti oppure abusate a vantaggio
di pochi arroganti.
Spam
Cos'è successo, quindi? E' successo che nel giro di pochi
anni questo formidabile strumento di benessere è stato trasformato
in strumento di marketing di massa. Già, poche cose sono
appetibili come il poter inviare pubblicità ad un numero
enorme di destinatari in poco tempo e soprattutto a costi ridottissimi.
Basta disporre di un database di indirizzi di e-mail, e praticamente
con qualunque PC connesso alla rete è possibile inviare pubblicità
a tutti gli utenti i cui indirizzi sono presenti nel database. Il
fenomeno dello "spamming" (che è un termine gergale
che indica l'invio di messaggi non richiesti, tipicamente pubblicitari)
è dilagato velocemente. Moltissime caselle di posta elettronica
sono ormai quotidianamente invase da messaggi che ci invitano con
promesse tanto affascinanti quanto improbabili a comprare determinati
prodotti o semplicemente a visitare determinati siti (dove potremo
pagare le prestazioni più svariate mediante la nostra amata
carta di credito).
Ma come fanno gli spammer a riempire i database con degli indirizzi
di posta elettronica validi? Sono stati sviluppati software sofisticati
e sono stati installati computer sempre più potenti per far
ciò: la tecnica di base è in fondo molto semplice:
basta istruire un apposito software (un cosiddetto web-bot) che
gira su un computer connesso alla rete a "leggere" il
maggior numero possibile di siti internet (saltando da uno all'altro
semplicemente seguendo i link ipertestuali) per collezionare tutte
le parole che possono essere indirizzi di posta elettronica indicati
nelle pagine (tipicamente sotto forma di indirizzi cliccabili nella
forma "mailto:" oppure contenenti il carattere "@"
ed alcuni punti).
Quindi, chiunque abbia pubblicato il proprio indirizzo di e-mail
in una qualunque pagina accessibile sulla rete Internet (ad esempio,
scrivendo un messaggio in un'area di discussione pubblica o pubblicando
la propria pagina personale) viene inesorabilmente inserito nei
database degli spammer, o meglio delle ditte che rivendono gli archivi
agli spammer.
Anche il mio indirizzo, finora pubblicato su queste pagine, è
stato quindi voracemente incluso in chissà quanti database
rivenduti a chissà quanti spammer. Nell'ultimo anno, la quantità
di messaggi non richiesti è ormai divenuta dieci volte superiore
rispetto a quella dei messaggi "veri". Decisamente insostenibile,
ed in costante peggioramento.
Difendersi dallo spam
Ora come ora non posso sperare di liberarmi dello spam senza essere
costretto a cambiare indirizzo. Purtroppo il mio indirizzo è
molto utilizzato dai miei corrispondenti e cambiarlo mi creerebbe
qualche problema. Però posso almeno evitare che esso vada
a finire in nuovi database che ogni giorno sguinzagliano i loro
web-bot alla ricerca di altri indirizzi. Perlomeno il problema non
dovrebbe peggiorare, in futuro.
Per questo motivo, il mio indirizzo non è più riportato
"in chiaro" nelle mie pagine, ma è stato sostituito
con un piccolo frammento di codice JavaScript.
Come mandarmi un messaggio
Fai clic sul mio indirizzo sotto riportato; se JavaScript è
abilitato sul tuo PC, comparirà la finestrella per mandarmi
il messaggio. Se JavaScript non è abilitato, lancia il tuo
programma di posta elettronica ed inserisci manualmente nella casella
del destinatario il mio indirizzo:

che qui è riportato in forma "grafica"
e quindi non leggibile dai veloci ma stupidi web-bot. Esso si legge
"a.giove AT mclink.it".
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